Le ho subito ricosciute da lontano, avanzavano barcollando da destra a sinistra e viceversa, apparentemente stavano bevendo da una bottiglietta con del succo d’arancia ma avevo già visto che il loro livello di alcol era alto e non mi sbagliavo, quel succo era corretto in maniera violenta con vodka di bassa qualità presa in qualche piccolo supermercato della Rambla gestito da pakistani. Devo dire che quella sera mi salvarono da quel milanese, era un individuo inutile che però mi aveva attirato nella sua proposta di andare in qualche locale underground, così colta l’occasione al volo, convinsi il milanese ad andare al Kabul con le due bergamasche per poi seguire l’intero ostello nell’uscita abitudinaria in disco, fu qui che meravigliato rincontrai Hanane, doveva partire nel pomeriggio ed invece era ancora qua, aveva deciso di rimandare la partenza di un paio di giorni, a Barcelona si trovava troppo bene. Così ci avviamo tutti assieme, all’incirca una quarantina di persone, verso la fermata Jaume 1 della metro gialla, al milanese però non gli gusta questa idea e fingendo di chiamare qualcuno ci dice che ci avrebbe raggiunto più tardi, ero felice di questo sapendo che non sarebbe mai venuto, mi ero tolto una bella palla al piede. Pian Piano arriviamo alla metro e ovviamente non essendoci nessuno che controlla non facciamo il biglietto e saltiamo i tornelli. La metro non si fa aspettare più di tanto e creando lo scompiglio ci saliamo, qui ritrovo in parte a me una vecchia conoscenza, sono i 4 svizzeri della prima notte, incomincio a parlarci un pò e devo dire che la mia opinione su di loro cambiò, erano molto simpatici e uno di loro mi disse che assomigliavo a James Blunt, era la prima volta che accadeva a Barcelona, Hanane sentì tutto e si mise a ridere dando ragione allo svizzero. Arrivati alla stazione di Bogotell, si deve scendere, siamo vicini al Razzmatazz, questo è il nome della disco, camminiamo 5 minuti e troviamo questo edificio dal quale trasudava una flebile musica, era la disco, girandoci attorno pensai subito che fosse gigante, poi vedendo quanta gente c’era ai lati della strada capii che ero nel posto giusto, c’era una coda incredibile, ma noi, quelli del Kabul, abbiamo l’entrata vip e con 15 euro e un drink omaggio entriamo praticamente subito. Appena entrato vidi subito dall’alto la sala più grande, era enorme e stracolma di gente, ma non finiva qui, dopo aver perso di vista Hanane continuai a girare con le due bergamasche per capire più o meno le reali dimensioni di questo locale, in pratica la disco si disclocava su più piani per un totale di altre 3 sale di cui però 2 erano piccole, c’era gente ovunque, non ho mai visto tanta gente dentro ad una disco. Bergamo decide che per loro era l’ora di fumarsi una cicca e così andiamo nella terrazza fuori, qui mi accorsi subito che non si fumavano sigarette normali, ad un certo punto un tipo si mette dietro di me piegato un pò in avanti, io preoccupato per i miei averi, mi girai, questo aveva un sacchetto enorme in mano, c’era una trattativa in corso, credo per della maria. Finita la cicca e bevuti un paio di gin tonic era arrivata l’ora di andare nella sala principale, mi gettai in pista e qui ritrovai Hanane con altre ragazze americane sempre del Kabul, la musica mi piaceva troppo, l’alcol era a buon punto, poteva incominciare la festa. Si balla tutta la notte fino alle 6:30 am, e se non fosse per i buttafuori che ci hanno caricati, saremo ancora là dentro, Bergamo l’avevo già perso da un pezzo così prendo per mano Hanane ma la calca è troppa e perdo anche lei, mi ritrovo da solo senza sapere dov’è la metro. Vagamente mi ricordavo la strada, ma non mi potevo permettere di perdermi in una zona come quella, il rischio era alto, chiedo la direzione a un pò di ragazzi che stavano appostati lungo la strada, anche loro appena usciti dalla disco, man mano che cammino chiedo ancora e per fortuna trovo la metro, ovviamente salto i tornelli un altra volta, c’è già lì la metro, corro e riesco a prenderla, per mia fortuna all’andata mi era rimasto impresso il nome della stazione in cui dovevo scendere, così mi avvicino a un tipo e gli chiedo tra quanto dovevo scendere, c…o avevo sbagliato, stavo andando dalla parte opposta, la metro si ferma, esco e c’è già lì quella che va nella direzione opposta, ma devo fare tutto il giro così incomincio a correre e grazie anche alla conducente che mi ha aspettato riesco a salire. Qui conosco due ragazzi brasiliani che sostenevano che Romario era il giocatore più forte al mondo, ovviamente non potevo accettare stà cosa e nominai il grande Alex Del Piero, alla fine il caso vuole che questi due ragazzi fosserò del Kabul, così facciamo la strada assieme e ci salutiamo in prossimità dei nostri ostelli, ore 07:13 am entro nell’Ideal Youth Hostel.
Giada
vedo che hai mantenuto il tuo ruolo anche la: trovi tutti e ovunque! ….con la differenza che a Concordia è possibile mentre a Barcellona sembrerebbe impensabile!!!mah!
Ad ogni modo ti sto invidiando!!!