Salve mondo, rieccomi qui, stavamo parlando di questo individuo sospetto che poi si è rivelato essere ronaldinho, a questo punto voi vi chiederete il perchè fosse a Barcelona, domanda lecita e la risposta è molto semplice, la società A.C. Milan, visto lo stato di crisi economica, viste le ultime deludenti prestazioni del giocatore e visto lo stato di mobilità nel contratto, ha deciso di mandare Ronaldinho sulla Rambla a raccogliere un pò di spiccioli per la prossima campagna acquisti, per chi non mi crede ci sono le immagini nel mio facebook che non danno scampo ad ogni dubbio. Lasciato alle mie spalle Ronaldinho, continuai la mia strada in direzione Placa Catalunya alla ricerca della stazione dei treni, ovviamente ci si immagina che questa sia una stazione normale, in italia quando ne hai vista una le hai viste tutte, e invece no, siamo a Barcellona e qui è sotterranea, ma la cosa più sorprendente è che dopo aver perso il treno per 2 secondi, non ho avuto neanche il tempo di bestemmiare che dopo 15 minuti ce n’era già un altro, ero sbalordito dall’efficienza di questa struttuta, ma era solo il mio secondo giorno e non volevo dare giudizi affrettati. Dopo mezz’ora ero arivato a destinazione e sulle note di Down like disco (The Dandy Warhols) scendevo la scalinata della fermata del treno, se fossi in Italia sarei ancora a qualche kilometro dall’università, ma qui no, ero già dentro! Scendo la scalinata e arrivo in placa civica, la piazza principale dell’università, ma l’ufficio accoglienza erasmus è chiuso così decido di andare alla mia facoltà, incomincio a camminare e non arrivo più, mi rendo conto che l’università è più che enorme, dopo 15-20 minuti arrivo a destinazione e trovo la bacheca con gli orari dei miei corsi e cosa incredibile ci sono già le date degli appelli degli esami di febbraio, a Udine se va bene escono 15 giorni prima, queste sono piccole cose ma che ti danno l’idea di quanto una cosa è organizzata. Non potendo fare altro decido di tornare verso il centro di Barcellona, riprendo il mio treno aspettandolo solo 5 minuti e ritorno sulla Rambla, qui mi viene data una conferma, ogni volta che fai questa strada incontri sempre qualcuno di strano, questa volta balza a miei occhi un tipo con i dread appoggiato ad un lampione, era un pò piegato in avanti ed era fatto duro, si muoveva a rallentatore, cercava di farsi un cannone ma non ci riusciva, ogni volta gli cadeva qualsosa e ci metteva un tempo impressionante per riprenderla da terra. Passato anche questo personaggio, ritorno al Kabul e decido di riposarmi un pò in camera, ma qui conosco due ragazze slovene (forse mi sono dimenticato di dirvi che le camere in ostello sono miste), di primo acchito mi sembrarono molto simpatiche ed una era anche carina, cosi andai a mangiare assieme, mi dicevano: facciamo festa, stasera andiamo qua andiamo là, ma poi a mezzanotte si rivelarono per quello che erano, andarono a dormire, accompagnandole in camera conobbi altre due ragazze italiane, da Bergamo, finalmente dopo due giorni potevo parlare con qualcuno in italiano, mi mancava, ma anche queste erano stanche perchè appena arrivate, così tornai al bar dell’ostello e qui riincontrai Hanane, bella come sempre, mi disse dai vieni a bere con noi un pò di birre e accettai. Fino alla chiusura del bar dell’ostello (2:00 am) la serata si sviluppò attorno ad un tavolo con birre e frasi in inglese che non riuscivo più a sopportare, a questo punto tutti erano pronti ad andare in disco con la classica uscita organizzata ogni sera dal Kabul, ma ero troppo stanco e il giorno dopo dovevo cercare casa così mi ritirai a letto. Alla mattina fu dura svegliarsi ma alle 11 dovevo sloggiare così me ne andai dal Kabul per arrivare nell’altro ostello e passai l’intera giornata in internet in cerca di un appartamento fino a quando non conobbi Giovanni, un ragazzo da San Dona di Piave, e un altro ragazzo italiano di Milano, decidemmo così di andare al Jamboree assieme a un paio di ragazze polacche ma c’era coda così il milanese mi propose di andare a bere una cosa veloce nel bar di Manu Chao e la cosa mi gustava molto così, abbandonati gli altri, mi portò nelle stradine parallele alla Rambla, ad ogni incrocio c’erano un gruppetto di neri che all’apparenza vendevano l’Estrella Damms ma in realtà avvicinandoti partivano con hashish.. marijuana.. bamba.. ecc.. , in tutte le lingue, vi giuro che non ho mai sentito tante lingue tutte assieme, dopo un pò capii che questo milanese era un deficiente, mi fece girare un quarto d’ora in cerca di un bar che non sapeva neanche dov’era, perciò cambiò meta e se non fosse per me che ho chiesto a qualcuno dov’era stò posto saremo ancora in giro per Barcelona, stavamo andando esattamente dalla parte opposta. Ci giriamo e andiamo verso questo posto chiamato la ovella negra ma per mia fortuna durante la strada incontro di nuovo le ragazze da Bergamo del giorno prima…
Hasta luego!!
gazz
messicane, olandesi, slovene e polacche… da quant’è che sei là scusa??? 😀
sans26
come ho commentato su FB ho trovato come guadagnarmi la PANETTA quotidiana, con la maglia di Pirlo sulle Ramblas…
Cmq concordo con la Mari, dai un po’ di allegria a questo B-Log!!!!
meola85
Sans illluminami un pò su dove trovo l’indirizzo ftp?!!
sans26
non credo che il blog gratuito di wordpress (che non ho mai usato) funzioni con l’ftp (come drupal che tu conosci) dove carichi i temi manualmente sul tuo spazio…
quindi o usi quelli che hai a disposizione o ti prendi uno spazio gratuito tipo altervista e ci installi wordpress! cmq adesso vedo se trovo qualche tema che fa per te…
meola85
immaginavo.. trovami anche un qualche sito che mi fa caricare un album fotografico e poi metto un widget a sinistra con le foto che scorrono…
sans26
x caricare le foto c’è flickr.com e ci sono un disastro di widget per wordpress…
cmq basterebbe un blog più allegro, questo mette tristessa
meola85
già provato flickr ma non va come voglio io..
gazz
te lo do io lo spazio se vuoi… su vuolsavest… 😉 così ci accedi via ftp e fai quel che vuoi… 😉 il sito potrebbe essere tipo mynameisitaly.vuolsavest.net …dimmi in caso… 😉
meola85
ne terrò conto.. cmq su vuol savest ho in mente qualche altra idea più avanti, magari quando torno…